Stiamo parlando di vari ecosistemi che rendono la Corea del Nord un paese affascinante dal punto di vista naturalistico. L’80% del territorio risulta montagnoso e le foreste coprono ancora oggi circa la metà della superficie del Paese nonostante i processi di urbanizzazione. Nove fiumi e altri corsi d’acqua minori di una purezza incredibili si uniscono a una vastità di vegetazione che coesiste – da quella subtropicale a quella tipiche delle aree fredde – grazie agli effetti combinati del clima oceanico e continentale. La Corea del Nord dispone di una fauna particolare: anche grazie al poco inquinamento rispetto alla Corea del Sud e alla Cina, il Paese offre un habitat molto interessante per diverse specie di uccelli nell’ambito delle loro migrazioni. Per quanto concerne la flora sono classificate quasi 3’000 specie di fiori, di cui il 14% endemici. Maestose sono le foreste di conifere, perlopiù boreali.

 

Non si può dire di aver però colto realmente la natura della Corea del Nord senza una visita al Monte Paektu, la montagna più alta in assoluto della penisola con i suoi 2777 metri e considerata sacra del popolo coreano. Sulla cima del monte si trova un cratere che forma un imponente lago, rendendo unico e attrattivo l’intero paesaggio

 

I Monti Myohyang (foto), dove campeggia il monte Piro di oltre 1’900 metri d’altitudine, costituiscono uno dei principali complessi montagnosi riconosciuti di eccezionale bellezza naturale persino dall’UNESCO, che l’ha riconosciuto nel 2009 come riserva della biosfera. E’ in questo contesto che troviamo una ventina di tempi buddisti, fra cui quello di Pohyon costruito nel 1042. Non mancano grotte, valli ed edifici particolari che rendono unica la regione: dalla pagoda a 13 piani che ospita una collezione di 80’000 libri, al salone dell’amicizia internazionale in cui sono custoditi i regali ricevuti dai leader nordcoreani nell’ambito di visite di Stato o di Partito.

 

La regione dei Monti Kumgangsan è un’altra delle aree più sceniche della penisola coreana, caratterizzata da millenarie rocce di granito e diorite, abitate da 130 specie di uccelli, 9 specie di rettili, 10 specie di anfibi. Nel contesto della divisione del Paese, era stata dichiarata zona militare e chiusa al pubblico: dalla fine degli anni ’90 è però nuovamente accessibile.

 

I Monti Kuwolsan – riserva naturale fin dagli anni ’70 – con 99 vette, fra cui spicca il Monte Kuwol di 954 metri, sono situati vicino alla costa del Mar Giallo e rappresentano un’altra delle mete turistiche più apprezzate della Corea del Nord per i suoi stupendi paesaggi incontaminati, in cui si diramano numerosi percorsi per gite fra le varie formazioni rocciose, i laghi naturali e le cascate d’acqua che lasciano col fiato sospeso.

 

Stupenda anche il Monte di Chilbo che mostra la sua bellezza soprattutto quando innevato, e in cui si erge il tempio di Kaesim costruito nel 9° secolo. La parte più importante della montagna è coperta da una foresta lombata di conifere miste, protetta nell’ambito di un parco nazionale di 30.000 ettari. BirdLife International lo ha dichiarato quale area importante soprattutto per la popolazioni di cicogne orientali.