Le ragioni di un viaggio
Lungo le rive del fiume Taedong cresce di giorno in giorno una delle città più moderne e affascinanti d’Asia. Pochi sanno infatti che Pyongyang con i grandi grattaceli a uso abitativo, alberghiero e legati a funzioni pubbliche, rappresenta una delle città più innovative e spregiudicate dell’architettura moderna.
Cuore della città, come ovunque nel mondo, è la piazza principale, dedicata qui a Kim Il Sung, in cui si svolgono le feste popolari, le parate e le celebrazioni delle ricorrenze nazionali. La piazza vede da un lato l’imponente e importante biblioteca nazionale e dall’altro le rive del fiume, che si aprono sulla piazza prospiciente sull’altra sponda, dominata dalla Torre dell’Idea Juche. Sui lati di piazza Kim Il Sung vi sono palazzi governativi e ministeriali, alcuni decorati coi simboli del lavoratori, la falce e il martello.
Poco a nord della piazza sulla collina Mansudae ecco il complesso con le statue di Kim il Sung e Kim Jong Il e, scendendo da questa, l’imponente monumento dedicato a Chollima, il cavallo alato che ha rappresentato la velocità con la quale il popolo coreano si è risollevato dalla guerra d’aggressione imperialista dei primi anni ’50.
In perfetta simmetria, dall’altro lato del fiume rispetto alla collina Mansudae, un lungo viale termina con il poderoso monumento dedicato al Partito del Lavoro, che riproduce falce, martello e pennello calligrafico, in rappresentanza dei lavoratori nel campo del sapere.
Degna di nota è la metropolitana, mosaicata, con fermate istoriate, grandi spazi interni, uno splendido e riuscito esempio di realismo socialista.
Musei storici, politici, scientifici, parchi tematici, dedicati agli eroi della patria e ai martiri della Guerra di Liberazione antigiapponese e alla Resistenza durante l’aggressione imperialista, teatri e università si alternano agli avveniristici nuovi quartieri edificati in questi anni.
Gli stadi rappresentano un’altra importante attrattiva non solo per le loro caratteristiche architettoniche, ma anche per i mosaici esterni, come lo stadio Kim Il Sung, a pochi passi dal monumentale Arco di Trionfo ai piedi della collina Moranbong, così come lo stadio del Primo Maggio, in cui si svolgono gli Arirang, le manifestazioni di canto e di ballo alle quali il popolo partecipa da protagonista con giochi di colori e di movimenti irripetibili.
Un altro Arco significativo è quello della Riunificazione, verso la parte meridionale della città, simbolo permanente della volontà di riunificazione del popolo coreano.
A sud ovest del centro cittadino si trova la zona di Mangyongdae in cui è sita la casa natale di Kim Il Sung e il palazzo dei pionieri, straordinaria costruzione che ospita le attività ricreative, teatrali e culturali della gioventù coreana.
Pyongyang, con le sue case colorate e con tutti i suoi monumenti è una città straordinaria, nella quale le fabbriche, le scuole, i palazzi pubblici, meritano anch’essi di essere visitati perché offrono con accurata precisione uno spaccato significativo della vita quotidiana del popolo coreano.
Insomma, Pyongyang è una città capace di unire lo stupore dell’Oriente e un volto del tutto inaspettato del socialismo, una città davvero imperdibile!